domenica 12 gennaio 2014

I Don't Like Mondays


Giorno! Mi scuso per la poca presenza ma gli esami mi reclamano. Volevo comunque farmi perdonare postando qualcosa oggi ed ero indecisa sulla scelta, ma ieri sera ho riascoltato alla radio una canzone di Bob Geldof e ho deciso di condividerla con voi. Per chi non lo sapesse Bob Gedolf è il frontman della band irlandese The Boomtown Rats fondata nel 1975. I fan dei Pink Floyd si ricorderanno sicuramente di Geldof nelle vesti di Pink nel film "Pink Floyd The Wall" uscito nel 1982 di Alan Parker. Ma passiamo alla scelta del brano. "I don't Like Mondays" mantiene il ritmo allegro tipico delle canzoni di Bob Geldof , ma quello che colpisce è la storia che vi è dietro e che trasforma il brano in un racconto di un tragico lunedì. Infatti La canzone racconta la storia di una sedicenne americana (di San Diego), Brenda Spencer, che il 29 gennaio del 1979,con il fucile regalatole dal padre, spara contro la scuola elementare ( Grover Cleveland Elementary School) situata di fronte casa sua. Nella sparatoria uccide 2 persone e ferisce 8 bambini. Una volta catturata dalla polizia la ragazza dichiarerà il motivo della sua azione: "Nothing’s happening today. I don’t like Mondays". La ragazza è stata condannata aall'ergastolo per duplice omicidio e lesioni da arma da fuoco. Questa sparatoria è considerata il primo massacro scolastico dell'epoca moderna. "I Don't Like Mondays" di Geldolf rimase al primo posto della classifica per quattro settimane nel 1979. 

VERO

sabato 16 novembre 2013

Verso Flórez...ed oltre!

Buonasera a tutti!
Domani mattina partirò per Milano,diretta verso La Scala!
Lunedì sera infatti ci sarà il recital del miglior tenore odierno al mondo. Sto parlando di Juan Diego Flórez!
Non voglio anticiparvi niente sulla sua figura. Ne parleremo a tempo debito.
Vi lascio con la promessa di farvi sapere tutto al mio ritorno e con un breve video che lo mostra in "azione",eh eh!
Vi farà comprendere la bravura,la fama e l'umiltà che caratterizza tale artista.
Notare che l'aria contiene ben 9 DO DI PETTO! E non sono una passeggiata per i tenori!
Ecco a voi.




Vale 
 

giovedì 14 novembre 2013

Cavalleria Rusticana- Parte 5 e 6

Buonasera a tutti! Ringrazio la mia socia per aver ripreso il filone che domina la Cavalleria Rusticana e riprendo con altre due parti. Tratteremo anche questa volta due video,in quanto fra loro collegati. Infatti,l'opera continua con l'arrivo di Turiddu che dà via ad un magnifico duetto con Santuzza. Ecco a voi:

Un aitante Gianfranco Cecchele (Turiddu) chiede a Santuzza perché non sia in chiesa a pregare,e lei gli chiede dove sia stato tutto questo tempo. Con naturalezza le risponde che si trovava a Francofonte per procurarsi del vino,ma la donna già sa che sta mentendo; e gli rivolge proprio tale accusa. Raggirando il discorso,lui la accusa di spiarlo e di non comportarsi lealmente. Si avvia quindi una sorta di battibecco in cui Turiddu cerca di convincerla della sua versione. Me nel mentre si ode la voce di Lola che tutta spensierata rivolge le sue parole ad un certo "Fior di giaggiolo". Si avvicina fino a mostrarsi. Santuzza è accecata dall'ira e con una frecciatina la accusa di aver commesso peccato,proprio nel giorno di Pasqua. La rivale in amore perciò,sempre con aria maliziosa,se ne va e il litigio fra i due fidanzati riprende.
Turiddu,già innervosito per la gelosia di Santuzza,la intima ad andarsene e a smetterla di spiarlo. Vuole andarsene,non vedere più il suo volto. La donna invece lo prega di rimanere,pur se dovesse offenderla e torturarla: la sua assenza le farebbe ancora più male.
Da qui parte il secondo video. (Analizzeremo poi la parte tecnica).

Il bel Turiddu fa per andarsene,ma si volta per udire nuovamente Santuzza che piange e si dispera. Lui replica con un "Va e non tediarmi,a nulla serve pentirsi dopo l'offesa". Ci fa capire che ormai la ragazza non conta più niente per lui ed è diventata un peso da sopportare e a nulla serve tutto il suo implorare. Così la strattona e se ne va. Santuzza,ormai irritatissima gli augura di trascorrere una pessima Pasqua.
Per caso passa di lì proprio compar Alfio e la ragazza non perde occasione per vendicarsi e sfogare la sua ira. Infatti gli confessa e riferisce tutta la situazione,di come mentre lui lavori, Lola e Turiddu intrattengano una relazione. Il carrettiere la ringrazia e reclama vendetta mentre Santuzza si pente di ciò che ha appena fatto, autodefinendosi "infame". E' una donna fortemente combattuta fra la gelosia e l'amore per il suo uomo.
La Cossotto in questi frangenti balla un poco a parer mio: non è dotata dell'incisività richiesta e il fraseggio,si esclude la seconda parte del duetto,convince poco. Abbiamo al contrario un Cecchele efficace,dal legato e dalla pronuncia inconfondibili,dalla proiezione del suono che sfiora la perfezione. Degno di nota anche il caro Guelfi.
Per ora è tutto.
Un caro saluto e alla prossima!


Vale

venerdì 8 novembre 2013

Storia d'Amore

Buonasera! Finalmente sono riuscita a ritagliarmi un pò di tempo per pubblicare! Stasera "spulciando" i post riguardanti la cavalleria rusticana, della mia "collega", mi sono ricordata di una bellissima e sensuale canzone sul tradimento e l'ho trovata adatta per una storia così travagliata come quella di Turiddu e Lola e quindi  ho deciso di proporvela. Il brano in questione è "Storia d'Amore", singolo contenuto nel 45 giri "Storia d'Amore/Straordinariamente" del 1969 di Adriano Celentano.  La canzone racconta la vicenda  di una donna sposata, ma che intrattiene una tresca amorosa con un uomo che si strugge dolorosamente nel suo amore.

   

Buon Ascolto e Buona Notte  VERO

giovedì 31 ottobre 2013

Cavalleria Rusticana -Parte 3 e 4

 
Salve a tutti e buon Halloween!
Sarei dovuta uscire proprio con la mia socia,Vero,ma abbiamo rimandato. Per cui mi dedicherò al nostro blog :)
Continuiamo e(speriamo di finirla,direte voi!!) con Cavalleria Rusticana.
Per comodità pubblicherò nello stesso post le parti 3 e 4.
Ed ecco a voi. Ascoltatele tutte d'un pezzo e poi leggete la spiegazione.
Riapriamo le danze,nel nostro caso i canti,con Alfio che chiede a Mamma Lucia del buon vino che è solito procurarsi Turiddu, e le riferisce che ha avvistato suo figlio proprio sotto la propria casa. Mamma Lucia ne rimane sorpresa.
A questo punto ha inizio la preghiera (si,lo ammetto,un bel po' noiosa) pasquale e si vede Santuzza piuttosto pensierosa che cerca di concentrarsi sui versi da recitare. E sembra quasi dimenticare Turiddu e Lola,fino a quando Mamma Lucia non l'incita a raccontarle tutto ciò che sa,dopo,abbiamo visto,aver avuto la conferma di Alfio.
E qui comincia una delle più belle arie veriste: "Voi lo sapete o mamma". Santuzza le narra che prima di andare in guerra,Lola era stata promessa in sposa a Turiddu,ma,una volta partito,lei aveva scelto la mano di Alfio. Turiddu,al suo ritorno, si fidanza prima con la donna narrante,per poi ricadere vittima dell'amore per Lola.
Dal punto di vista tecnico inizia con un andamento costante.Troviamo un crescendo molto delicato e attinente nel punto in cui dice "M'amo,l'amai,l'amai".
Passando al video seguente,notiamo una pausa e successivamente un cambio di melodia: il sangue ribolle in Santuzza che con un fraseggio secco e quasi dispregiativo descrive le azioni di Lola. Un po' stentato l'attacco di "Priva dell'onor mio"; ma subito si riprende per culminare nel DO sovracuto di "Io piango". Bella ed efficace anche la successione delle parole "Lola e Turiddu s'amano".
Le due si congedano con Santa che va a chiedere chiarimenti un'altra volta ancora a Turiddu e Mamma Lucia che si affida alla Madonna affinché l'esito dell'incontro sia positivo.
Fiorenza Cossotto,ribadisco che non è affatto fra le mie cantanti preferite,canta in modo appropriato tale aria. Il fraseggio è incisivo e ben studiato. Sale bene sugli acuti. Anche se non rende emotivamente quanto invece dovrebbe fare una donna che interpreti Santuzza.
Per adesso concludiamo qui con questa meravigliosa opera di Mascagni.
A presto con il mio nuovo post!

lunedì 21 ottobre 2013

Auguri Virginia!

Salve a tutti!
Oggi ricorre il compleanno di uno dei miei soprani preferiti in assoluto, Virginia Zeani.
Vorrei renderle omaggio parlandone un po'.
Di nazionalità romena, è nata nel 1925. Il suo vero nome è Virginia Zehan e si è formata sotto la guida di uno dei più illustri tenori di tutti i tempi, famoso per l'eccelsa ed insuperabile tecnica: Aureliano Pertile.
Bellissima anche sul palcoscenico,con i suoi capelli corvini e gli occhi color del ghiaccio.

Di lei si ricordano le collaborazioni col basso-baritono Rossi-Lemeni, divenuto poi suo marito e l'innumerevole quantità di ruoli interpretati.
Artista poliedrica e capace, specializzatasi in Puccini, è stata in grado di sorprendere tutti per 20 anni.
Come abbiamo detto la tecnica solidissima,il timbro puramente lirico, ma con una punta di spinto, la voce robusta,l'estensione ragguardevole, la facilità nel passaggio e i pianissimi perfetti l'hanno aiutata nella sua sfavillante carriera. Oltre che con Puccini, è da ricordare il ruolo di Violetta ne "La Traviata", l'opera che l'ha consacrata nell'olimpo della lirica.
Ascoltiamo ora qualche aria.






Qui possiamo vederla nel ruolo che l'ha caratterizzata più degli altri: "La Traviata". Canta la famosa cabaletta "Sempre libera".


Notiamo la facilità negli acuti e la pienezza dei centri.

Ancora,in due arie di Puccini. La prima è tratta dalla "Madama Butterfly". E' il finale dell'opera e la protagonista, Cho Cho-San canta l'aria "Tu,tu piccolo iddio".




 La seconda aria è tratta da "La Bohème". Qui interpreta il ruolo di Mimì e canta "Donde lieta uscì" dal terzo atto.



 E per finire riporto un'altra meravigliosa aria,tratta,questa volta,da un'opera di Bellini, "La sonnambula". Il nome è "Ah,non credea mirarti".
Notare la morbidezza dell'emissione e l'ecletticità di tale artista.



Infine,per chi volesse approfondire ulteriormente la sua figura,rimando ad una puntata di Rai Uno de "I grandi della lirica" con splendide testimonianze e interviste.
Ecco il video:
        
 
 
Un saluto a tutti e di nuovo auguri,grandissima Virginia!




Vale

domenica 20 ottobre 2013

Cavalleria Rusticana -Parte 2

Salve a tutti! ^^
Mi scuso per la mia lunga assenza(influenza e università sono un connubio a dir poco perfetto!!) e prometto di continuare a pubblicare nuovamente.
Vedo intanto che la mia collaboratrice,Vero,si è data da fare. Buon per il blog e per voi!
Ma adesso è il mio turno,eh eh!
Perciò,che ne dite di continuare con la nostra analisi della "Cavalleria Rusticana"?
Bene! Allora andiamo con la seconda parte!
Come abbiamo detto,si continua con il coro "Gli aranci olezzano",nel quale i contandini inneggiano alla loro donne. Dopo una dura giornata di lavoro finalmente si ritirano dalle loro belle.
Ma intanto c'è qualcuno che in questo lieto giorno non vede niente di positivo: è Santuzza che incrociando Mamma Lucia,si affretta a chiedere dove sia Turiddu. L'anziana donna mente,dicendo di non voler entrare in merito a tali questioni; ma convinta da Santuzza le rivela che suo figlio è andato alla città di Francofonte per prendere del vino. La giovane fidanzata subito ribatte,riportandole le voci secondo cui Turiddu sarebbe stato visto di notte in città. A questo punto la madre subito capisce che qualcosa non va,perciò tenta di chiedere aiuto. Ma un repentino cambio di melodia annuncia l'arrivo di Alfio,il carrettiere. Esordisce con la famosa aria "Il cavallo scalpita" in cui,oltre a farci capire il suo impiego,inneggia a sua moglie Lola definendola "che è tutta fedeltà".
La sua allegria e gioia ben contrastano,come vedremo con l'angoscia e la preoccupazione di Santuzza.
Personalmente non adoro Fiorenza Cossotto, Santuzza,proprio come cantante,nonostante ne riconosca la finezza interpretativa; ma più avanti la analizzeremo meglio.
Giangiacomo Guelfi,nel ruolo di Alfio,se la cava benissimo. Oltre ad essere lui stesso un bravo baritono. Nessuna difficoltà negli acuti e un fraseggio lineare delineano un interessante carrettiere.
Per adesso è tutto!
A presto con la successiva parte! Un saluto!



Vale