domenica 20 ottobre 2013

Cavalleria Rusticana -Parte 2

Salve a tutti! ^^
Mi scuso per la mia lunga assenza(influenza e università sono un connubio a dir poco perfetto!!) e prometto di continuare a pubblicare nuovamente.
Vedo intanto che la mia collaboratrice,Vero,si è data da fare. Buon per il blog e per voi!
Ma adesso è il mio turno,eh eh!
Perciò,che ne dite di continuare con la nostra analisi della "Cavalleria Rusticana"?
Bene! Allora andiamo con la seconda parte!
Come abbiamo detto,si continua con il coro "Gli aranci olezzano",nel quale i contandini inneggiano alla loro donne. Dopo una dura giornata di lavoro finalmente si ritirano dalle loro belle.
Ma intanto c'è qualcuno che in questo lieto giorno non vede niente di positivo: è Santuzza che incrociando Mamma Lucia,si affretta a chiedere dove sia Turiddu. L'anziana donna mente,dicendo di non voler entrare in merito a tali questioni; ma convinta da Santuzza le rivela che suo figlio è andato alla città di Francofonte per prendere del vino. La giovane fidanzata subito ribatte,riportandole le voci secondo cui Turiddu sarebbe stato visto di notte in città. A questo punto la madre subito capisce che qualcosa non va,perciò tenta di chiedere aiuto. Ma un repentino cambio di melodia annuncia l'arrivo di Alfio,il carrettiere. Esordisce con la famosa aria "Il cavallo scalpita" in cui,oltre a farci capire il suo impiego,inneggia a sua moglie Lola definendola "che è tutta fedeltà".
La sua allegria e gioia ben contrastano,come vedremo con l'angoscia e la preoccupazione di Santuzza.
Personalmente non adoro Fiorenza Cossotto, Santuzza,proprio come cantante,nonostante ne riconosca la finezza interpretativa; ma più avanti la analizzeremo meglio.
Giangiacomo Guelfi,nel ruolo di Alfio,se la cava benissimo. Oltre ad essere lui stesso un bravo baritono. Nessuna difficoltà negli acuti e un fraseggio lineare delineano un interessante carrettiere.
Per adesso è tutto!
A presto con la successiva parte! Un saluto!



Vale

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